L’INL interviene per l’indicazione del contratto comparativamente più rappresentativo del settore (INL, nota 19 aprile 2023, n. 687).
L’Ispettorato nazionale del lavoro è intervenuto in materia di applicazione del CCNL del settore sorveglianza antincendio comparativamente più rappresentativo, su istanza inoltrata dall’ANISA, l’Associazione Nazionale delle Imprese di Sorveglianza Antincendio. L’associazione, infatti chiedeva di “specificare che i CCNL comparativamente più rappresentativi applicabili dalle aziende e, quindi al personale impiegato nell’ambito dei servizi inerenti alle attività di sorveglianza antincendio, in ragione delle peculiarità dell’attività stessa, sono esclusivamente il CCNL “Sorveglianza Antincendio” e, soprattutto per ciò che concerne l’ambito portuale, il CCNL “Guardie ai Fuochi”.
In proposito, l’Ispettorato, d’intesa con l’Ufficio legislativo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha basato il chiarimento in oggetto sulla normativa di riferimento, ovvero l’articolo 11 del nuovo D.Lgs. n. 36/2023 (“Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della Legge n. 78/2022, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici”). In sostanza, l’INL ritiene che sia imprescindibile per le imprese che impiegano personale nell’ambito di appalti pubblici e concessioni applicare il contratto collettivo stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro e (aspetto ugualmente determinante) quello il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto o della concessione svolta dall’impresa anche in maniera prevalente.
In alternativa, la disciplina richiamata, in caso di applicazione di un diverso contratto, richiede che vengano applicate le medesime tutele normative ed economiche oggetto della dichiarazione di equivalenza (comma 4 del citato articolo 11 e delle verifiche di cui al successivo articolo 110).
Conseguentemente, qualora nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta nei citati settori emergano circostanze diverse, ad esempio relative all’applicazione di contratti collettivi privi dei citati requisiti, il personale ispettivo informerà la stazione appaltante e provvederà ai necessari recuperi contributivi e retributivi.
Tale orientamento vale, evidentemente, anche per il settore relativo ai servizi inerenti le attività di sorveglianza antincendio, rispetto al quale anche il vigente decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali relativo al costo medio orario del lavoro è determinato a livello nazionale con riferimento al “CCNL delle Guardie ai fuochi” e con riferimento al “CCNL per il settore sorveglianza antincendio”.