La bozza della conversione in Legge del DL Sostegni non prevede solo piccole correzioni al contributo a fondo perduto introdotto nel testo originario, ma introduce anche un contributo di 1.000 euro per chi ha aperto la partita Iva nel 2018 e ha avviato l’attività nell’anno successivo (Atto Camera 3099). L’articolo 1 del DL Sostegni (D.L. n. 41/2021), modificato presso il Senato, riconosce un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario. Con la conversione in legge sono stati introdotte alcune novità, in particolare: Per i soggetti ai quali non spetta il contributo di cui all’art. 1 del DL Sostegni. l’art. 1-ter, introdotto dal Senato, riconosce per il 2021 un contributo a fondo perduto nella misura massima di euro 1.000 ai soggetti titolari di reddito d’impresa che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, la cui attività d’impresa, in base alle risultanze del registro delle imprese tenuto presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, è iniziata nel corso del 2019. Il contributo è riconosciuto a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 non sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019.
– il contributo non può essere pignorato, previsione prevista dal nuovo comma 5-bis;
– riguardo al contributo per le attività economiche e commerciali nei centri storici, previsto dal DL Agosto 2020, viene abolito il requisito del numero di abitanti per i comuni interessati dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016 nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria (previsione prevista nel comma 11 modificato);
– è prevista la possibilità di versare, per l’anno 2021, le somme affidate all’agente di riscossione entro il 31 ottobre 2021 mediante la cosiddetta “compensazione straordinaria” con i crediti debitamente certificati, non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione per somministrazione, forniture, appalti e servizi, anche professionali.